Mo ti spiego a papà perchè quella montagna non è il Vesuvio (e perchè converrebbe essere tutti come Shrek)

In questi giorni in tv, a casa mia, è il turno di Shrek. Lo vediamo almeno 4 o 5 volte al giorno. Abbiamo salutato Cars ed ora DA1 e DA2 sono concentrati su questo orco verde che fa i rutti e le puzzette.

Capita spesso che durante la visione, in un momento non ancora definito, i miei due pargoli, senza neanche mettersi d’accordo, intonino un coro da stadio che dice: “FUO VO, FUO VO”.

Intuisco che vogliono rivedere il film dalla scena del fuoco, che è quella in cui Shrek, col suo fidato ciuchino, scala la montagna arrivando lì dove c’è il castello, immerso in un cratere di lava, in cui è rinchiusa la principessa Fiona, vigilata da un drago femmina.

L’altra sera mentre vedevamo Shrek, per non perdere l’abitudine, DA1, con la testa appoggiata al balcone, mi dice: “Papà, ma il Vesuvio brucia.” Ed io: “Quale Vesuvio a papà che da casa nostra si vede solo il distributore della benzina.”

Ma il piccolo testardo arrabbiandosi un po’ aggiunge: “Quello lì è il Vesuvio perché c’è il fuoco e il fumo!” Mi affaccio al balcone e vedo bruciare i rifiuti. E’ una scena che i bambini non dovrebbero mai vedere e per questo gli rispondo: “Hai ragione a papà, non ci avevo fatto caso. E’ il Vesuvio che sta fumando.”

DA2 allora per la gioia di vedere qualcosa bruciare (animo teppista) dice a suo modo: “GNO-GNO,GNO-GNO pallare”. Avrete ben compreso che il black block di casa voleva telefonare ai nonni per dirgli quello che vedeva. Durante la guerra per mantenere il cordless il nonno, in vivavoce, grida: “Nipotastri, lo sapete che pure sotto casa del nonno c’è Il Vesuvio che brucia?” DA1 e DA2 compiaciuti dell’affermazione del nonno chiedono poi di telefonare a zia Imma e così ricomincia la battaglia per parlare col cordless tra le mani, rigorosamente impostato in vivavoce. “Amori miei, anche qui da noi c’è il Vesuvio che brucia e fa tanto fumo purtroppo.

Dopo aver salutato zia Imma 3467 volte, DA1 mi chiede:” Papà, ma quanti Vesuvi ci sono?”

Un papà è chiamato ad essere la guida nel mondo reale per i propri figli, a dare spiegazioni e allora ho detto: “E basta con questa storia. Ma quale Vesuvio o vulcano. Sentitemi bene, quella che vedete dal balcone è una montagna di rifiuti che qualche stupido ha incendiato pensando che la diossina sprigionata serva ad allontanare le zanzare. Anche dove abita il nonno o zia Imma ci sono altri roghi e la cosa peggiore è che queste montagne stanno sommergendo monumenti di migliaia di anni, bellezze naturali conosciute in tutto il mondo e la dignità di tante persone. Ecco l’ho detto.”

DA1 e DA2 mi hanno guardato per qualche secondo sbigottiti, dopodiché è partito l’applauso e il grido “BA VOO, BA VOO. Poi all’unisono mi hanno chiesto: “ E pecché copono le cose belle?”

La domanda mi è sembrata pertinente e ho aggiunto: “Perché ci sono delle persone a cui non piacciono le cose belle e fanno di tutto per rovinarle in nome dei propri interessi anche se significa andare contro un popolo intero.”

L’ennesimo odore acre nauseabondo si spande nel nostro salone e in quel preciso momento DA1 e DA2, all’unisono, mi chiedono ancora: “Ma il popolooo…”

“ E basta, ma sono i miasmi che vi fanno fare ste domande a raffica contemporaneamente? Bambini, non c’è nessuna monnezza, quella è la montagna che sta scalando Shrek per liberare la principessa Fiona e le fiamme sono quelle del drago, va bene?”

Tutti zitti, nemmeno una parola, né una domanda nonostante i miasmi.(secondo me sono quelli che gli fanno fare quel genere di domande all’unisono; è un fatto chimico.)

Solo una considerazione: Magari ci fosse una principessa su ogni montagna di rifiuti. Per la ricompensa diventeremmo tutti come Shrek e il problema della spazzatura sarebbe risolto.