I nove mesi della gravidanza servono ai bambini ad imparare ad usare l’orologico.

E’ un tempo sufficiente per capire come ci si sente, come si sta dentro, chi c’è fuori e quando è il tempo di uscire. Certo poi bisogna imparare a comunicare, ma questa è un’altra storia che comincia con quei pianti che tutti traducono col senso di fame. Manco una tetta risolvesse ogni problema del mondo. Forse in alcuni casi si è vero!

La cosa straordinaria è che nonostante abbiano 15 mesi di differenza, DA1 e DA2 hanno l’orologico sincronizzato

Il difficile è capire cosa l’orologico segna. Non è una questione di orario, ma è un serie di segnali che ogni bambino invia e che vanno decodificati dall’adulto il quale, quando non riesce a comprendere tutto ciò, è destinato ad impazzire e a diventare una belva feroce.

L’altro giorno eravamo a casa di amici che hanno un cane e sono dovuto intervenire più volte quando DA2 si arrabbiava con l’animale perché non teneva dritte le orecchie. La povera bestiola, per fortuna, sopportava in silenzio quelle manine che continuamente provavano a far star su le sue orecchie, ma quando ha preso lo scotch carta mi sono preoccupato e sono intervenuto.

DA1, invece in quella stessa sera teneva divagazioni delle più assurde con il suo amichetto (i nostri amici hanno anche dei figli per fortuna e non solo il cane).

DA1: “Lo sai che io sono andato su quella montagna che si chiama Vesuvio?”

Amico: “Lo sai che quando non riuscivo a fare cacca, mamma mi metteva la supposta ed io poi ne facevo tanta?”

DA1: “ Anche io so portare la bicicletta che sta a casa del nonno”

Amico: “Guarda che muscolo che tengo?”

DA1: “ Io sono grande e faccio la cacca nel gabinetto, però qualche volta anche nel pannolino ancora”

Contemporaneamente MPS parlava con la moglie del mio amico e le frasi che più mi risaltavano all’orecchio erano: “Sono stanca. Gli devo dire sempre tutto io. Ho una montagna di vestiti da stirare. E’ convinto che a me piaccia fare la spesa.”

Assorto nell’osservare quanto accadeva ho esclamato: “L’orologico ha dato la sua sentenza !”

DA1, lasciando per un attimo la sua discussione, mi guarda e dice: “Ma papà cos’è l’orologico?”

DA2 lascia le orecchie del cane e grida : “Acchio ogico”

MPS, credendo che abbia promesso qualcosa ai bambini, mi sgrida dicendo che tra poco devono mangiare.

Con i bambini appesi alle due gambe cerco di spiegare: “Non si mangia, né si indossa. Tranquilli. Volevo solo dire che dopo un anno di lavoro, di scuola, di bagnetti, di lotte per addormentarsi, di febbre e di pipì nel letto è arrivato il momento di ascoltare l’orologico. E’ un benedetto orologio biologico che sta dentro di noi e che ci avverte quando è il momento di cambiare area, quando è il momento di fare un’altra cosa prima di impazzire. E i segnali sono chiari. Ora è il momento di porvi rimedio”

DA1, in telepatia con MPS dice: “E il nostro orologico che dice di fare?”

Rispondo: “Andare in vacanza. Tra quattro giorni partiamo. Noi andiamo al mare.”

DA1, DA2 e amichetto cominciano a correre gridando: “MA-RE, MA-RE, MA-RE”.

Sottolineo che amichetto non può venire, non per tirchieria, ma perché tre maschi sono ingestibili e già due mi bastano.

Il problema si è manifestato subito dopo quando l’orologico è entrato in una altra fase: la partenza.

MPS dice: “Eh già, devo fare tutto io: stirare, preparare le valigie, fare la spesa ed organizzare la partenza.” Provvedo a mantello per Super MPS.

DA1, non sostenendo affatto l’attesa, ha cominciato con domande a raffica tipo: “Ma quando partiamo? Posso portare le palette e il secchiello? Ma mamma viene? Voglio fare il bagno.” Provvedo con ansiolitici per via orale e flebo di camomilla.

DA2 continua ad alzarsi la maglietta in cerca dell’orologico e con un coltello finto mi dice: “Io taglia, taglia. Boglio ogico”. Provvedo per partenza immediata.

Come andranno le vacanze non lo so, ma di certo il nostro orologio biologico suona la sveglia e allora vi saluto per rivederci a Settembre quando, se sopravvivo, vi potrò raccontare come è andata.

Saluti anche da MPS, DA1 e DA2 ancora intento a cercare l’orologico. Mi sa che gliene compro uno e non se ne parla più.