Mo ti spiego a papà la prima volta

Papà, vuoi dire come è stata la prima volta?
“Ancora? Uffa, ma ve l’ho raccontato già cento volte”
E dai, daiii, ancoraaaaa, daiiii. “
“Avevo una bicicletta rossa con degli adesivi sulla sella, al centro del telaio un cambio con le marce, stile auto da corsa e un campanello che mi sentivano a ottantadieci Km (Numeri preferiti da DA1). Era una domenica pomeriggio e anche se mi tremava tutto, riuscì a togliere quelle benedette rotelle. Era la prima volta che mi sentivo grande. Potevo andare dove volevo col vento in faccia. Ma poi in faccia mi arrivò uno schiaffo perchè ero tornato tardi.”

AH AH AH AH. Papà ci dici pure quell’atta cosa, quella della scuola?
“Ricordo che stavo in un banco rotondo insieme con altri bambini e le finestre della scuola che affacciavano sull’ingresso dell’autostrada. Era il mio primo esame. Avevo una paura esagerata. Che pazzia torturare un bambino per ammetterlo alla prima elementare.
Papà, ma anche io devo fare l’esame?
“Tranquillo tu sei bravo, vai all’asilo classico. Solo quelli che vanno all’asilo scientifico devono fare l’esame.”
Papà, ma io volevo andare a quello degli scienziati. Uffaaaaaa. E dai, dai, daiiii. “

“Va bè vi racconto anche di quella volta che ho visto mamma vostra. Entro in un’aula all’università e vedo questa bruna con degli occhi stupendi, oscuri profondi dell’anima.
Era seduta con le gambe incrociate ed aveva un maglione che le copriva per metà. I capelli lunghi e ricci erano bellissimi. Mi sono seduto di fronte a lei e avevo il cuore che batteva forte forte. Ho pensato: Bella, un giorno sarai MPS.”
AH AH AH Mamma sei tuuu? AH AH
“Scusate, ma perchè ridete. Quando ho incontrato la prima volta la mamma era proprio così.”
Un’altra dai, un’altra. “

“Questa è l’ultima però. La mamma aveva un pancione grandissimo. Poi il dottore ad un certo punto ti ha preso per le gambe a testa in giù e ti ha fatto uscire.
Io stavo appoggiato alla porta e quando ti ho visto ho avuto come se fosse un risucchio. Tu piangevi, per fortuna, ed io non riuscivo neanche a dire una parola. Le infermiere mi chiedevano se andasse tutto bene. Proprio bene no, ma non potevo svenire. Non sapevo se ridere o piangere, se essere contento o avere paura. Ne ho avuta di sicuro quando ti hanno lavato. E’ stata una prima volta indimenticabile.”
Papà, e iooooo?
“Hai ragione DA2. Anche quando sei nato tu è stata una seconda volta indimenticabile.”