Mo te lo spiego a papà chi è Ulisse

E’ vero che i muri si costruiscono con il cemento?
Ma basta vi prego non ce la faccio più. Questa è solo l’ultima delle 1547 domande che mi vengono fatte. Mi direte che sono poche, forse è vero, ma se ognuna la moltiplicate per le 4 volte che viene ripetuta mi sa che fa un bel numero.
La cosa bella è che i bambini pensano che il papà sappia tutto…e anche la mamma lo pensa.
“Papà ma è vero che i fossili sono le ossa degli animali di tanto tempo fa?”
Io vi ringrazio per la stima e per la qualifica di Tuttologo, ma non si può sempre sapere tutto. Ma che ne so, mica faccio il Paleontologo o gioco col C14 per sapere l’età di un fossile?
E poi dove sta scritto che bisogna portare pazienza o non alzare la voce.
Fantastici quei genitori che li senti dire: “Iooooo, mai alzata la voce con i miei figli. Si, è vero a mio marito basta uno sguardo e i ragazzi si immobilizzano”.
Ma come fateeeee.
Secondo me è una bugia grande quanto una casa.
Io le provo tutte e vi assicuro che ci sono dei momenti in cui se non alzi la voce non ti ascoltano. Forse non sono abbastanza convincente?  Mi sa che non so fare lo sguardo che immobilizza. Pazienza, userò mezzi meno leciti. Ma vi prego non mi fate incontrare genitori che parlano sottovoce e hanno lo sguardo magnetico perché altrimenti mi metto ad urlare.
Poi ditemi voi se uno può dormire con un camion nel letto.
Sicuramente i bambini amano portare per la notte qualcosa che li faccia sentire protetti, che li accompagni come un orsetto, il cuscino, una copertina, un libro che ne so, ma il camion. Come si fa?
Il problema non è stato il camion in se, ma il fatto che fosse della Lego e quindi fatto con quei pezzettini minuscoli che servono a farti impazzire.
Nonostante con calma DA1 fosse stato avvisato del probabile incidente alle ore 03:14 si sveglia come se stesse facendo la guardia al camion e si accorge di aver perso il fanalino posteriore color arancione.
Apriti cielo. Non si dorme se non si trova il fanalino. Sapete qual è stata la cosa più bella?
Cercare un pezzettino più piccolo dell’unghia di un mignolo in lenzuola e piumone di color arancione.
Chiamatemi il papà dalla voce soffusa, magari con l’occhio che pietrifica mi trova pure il fanalino.
Vorrei vederlo alle tre di notte se non gli esce la voce come Polifemo quando è stato accecato da Ulisse.
Ma non parliamo di Ulisse perché quando la sera leggiamo le favole sui miti e partiamo da Ulisse le domande diventano esilaranti.
“Papà, ma pecché Polifemo ha un solo occhio? Ma se Ulisse si chiama Nessuno allora non è Ulisse. Pecchè le pecore stanno nella gotta?”
Ma che ne so, mica si può essere sempre gentili a spiegare tutto lo scibile umano?
A pensarci bene però mi dispiace deludere i miei figli.
E’ bello essere invincibile agli occhi di qualcuno, è bello quando ti senti come Ulisse che acceca Polifemo e aiuta i compagni a scappare, ma a volte vorrei prepararli a quel momento in cui gli cadrà un mito e allora il papà sarà solo un rompicoglione che detta regole.
Certo da scienziato a rompicoglione è un bel salto, ma fa parte della natura e bisogna accettarlo. In fondo i bambini stessi passano da rompicoglioni a scienziati ( che poi sarebbe quando fanno quelle espressioni da saputello come a dire che tu, nonostante lauree, master e corsi e corsetti sei un ignorante.) senza neanche accorgersene ed il bello è che poi diventano degli scienziati rompicoglioni per tutta la vita…me lo dice sempre il mio papà quando, in nome del lavoro per l’umanità, gli lascio DA1 e DA2. 


P.S. Prima o poi la trovo un diario scritto da qualche compagno di viaggio di Ulisse in cui c’è scritto: ” Oggi siamo scampati a Polifemo. Però se Polifemo se lo mangiava a Ulisse gli avrei dato ragione perché è davvero uno scassacazzi.”