Mo te lo spiego a papà l’ora del sesso

SMS 17:20: “Sto uscendo ora, tra quanto ci vediamo?”
SMS 17:21: ” Faccio il prima possibile, sono ancora a lavoro”.
SMS 17:22: “Speriamo che non ci scoprano”.
SMS 17:23: “Mi raccomando non rispondere a nessuna telefonata”.
SMS 17:24: “Ho messo il completino che ti piace tanto”.
SMS 17:25: “Non vedo l’ora. Ci ho pensato anche ieri sera mentre ero sul divano”.
SMS 17:26: “Ti amo”.
SMS 17:27: “Anche io per sempre e non ti lascerò mai”.


“Finalmente insieme, non ce la facevo più”.
“Mamma mia, ma come fanno gli altri?”
“Ma che ne so. Io tra lavoro, bambini e servizi in casa sono allo stremo”.
“Si hai ragione non ti danno un attimo…e poi sempre a fare domande”.
“Secondo me quelle che dicono che il loro figli sono angeli, che dormono tutta la notte, che non hanno mai la febbre e che il giorno dopo la gravidanza hanno una forma perfetta sono affette da BIPOLARISMO FANTASTICO“.
“Che vuoi dire?”
“Che si sono costruite un’altra personalità che nega la realtà”.
“Ho bisogno di incontrarti più spesso, amore. Ne va della mia salute mentale”.
“Ma come facciamo, non c’è tempo”.
“Hai ragione, ma prima o poi tocca dirglielo”.


Drin, Drin.
“Ssss. Zitta. Pronto?”
“Ma la mamma di questi bambini dove è?”
“Nonna sei tu? Non lo so, sarà andata a fare qualche servizio”.
“Va bè, se la senti dille che la stiamo aspettando per scendere”.
“Ok ciao”.


Per un’ora d’amore non so cosa farei,
per poterti sfiorare non so cosa darei.
Chiudo gli occhi, ti vorrei
non nei sogni ma così come sei,
sole giallo, mare blu…
(Matia Bazar, 1976)


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