Mo te lo spiego a papà che significa comandare

“Non ci sta niente da fare a tutti piace comandare”.
“Papy, ma perché parli con quelli nella televisione?”
“No amore non sto parlando con loro, sto solo dicendo una cosa ad alta voce”.
“Ma loro ti sentono?”
“Quelli non ti sentono manco quando stai vicino figuriamoci da casa davanti alla tv”.

“E perché ti arrabbi?”
“Perché tutti vogliono comandare”.
“Che significa comandare?”
“Significa ordinare a qualcuno di fare qualcosa”.
“Come quando tu dici di alzare i giochi da terra?”
“Sì, ma anche come quando tu dici mi prendi l’acqua o mi compri un gioco e altro ancora”.
“Però io mi stanco”.
“Infatti non è proprio bello ricevere un ordine o essere comandati da qualcuno, specie se chi lo fa ha toni arroganti, non da l’esempio ed è un farabutto”.
“Allora io gli faccio una pernacchia”.
“Magari bastasse”.
“Papà, ma tu comandi?”
“E’ un incarico di responsabilità ed ogni volta che sono chiamato a farlo mi studio le carte, guardo i miei limiti, osservo La Linea d’Ombra come dice Jovanotti nella sua canzone“.
“Pure io voglio comandare”.

“Mi piace più se dici guidare proprio come il comandante di una nave che ha un carico importante da trasportare e per arrivare a destinazione deve superare molte difficoltà e fare scelte che siano un bene per l’equipaggio”.

“Ma tu lo sai come si comanda?”
“Beh forse no, ma so che un elemento fondamentale per farlo è quello di ascoltare chi ti sta intorno e dare l’esempio. Se non c’è questo allora è dittatura”.
“E non è buona?”
“No, per questo mi arrabbio con quelli in tv perché credono che siamo tutti uomini senza cervello da poter muovere a proprio piacimento.
“Papy spegniamo la tv così non ti arrabbi più”.
“No, la voglio vedere. Prima o poi ci sarà qualcuno che darà l’esempio per tutti”.
“Papy, però mamma dice che io non ascolto e che tu devi dare l’esempio”.
“Quella sì che è una dittattrice”.

P.S. Comunque si è sempre detto dalle mie parti che O’ cummannà è meglio ‘ro fottere!