Festa di compleanno in 4 mosse

E’ finita, finalmente è finita, l’operazione compleanno è conclusa.
Sono stati quattro giorni molto intensi e faticosi. Sembrava l’organizzazione di quei festeggiamenti per i patroni.

VIGILIA“Papà, ma domani è la mia festa? E che mi portano?”
DA1 sfoglia il catalogo Lego come una giovane coppia farebbe con quello IKEA dopo aver trovato casa per vivere insieme.
Ho visto i suoi occhi brillare ogni volta che individuava il gioco che più gli piaceva e ho visto segnare i codici dell’articolo con la meticolosità di un consulente del lavoro alle prese con una busta paga.
DA2 ha sfogliato lo stesso catalogo portandosi avanti col lavoro visto che il suo compleanno viene tra 5 mesi.
Ho visto i suoi occhi lacrimare e il suo umore cambiare ogni volta che il fratello segnava un codice. L’ho visto sofferente come uno che riceve una cartella esattoriale inaspettata da Equitalia.

COMPLEANNO: “Papà, oggi è il mio compleanno? Ma la festa con i regali la facciamo domani?”
DA1 è più grande di un anno e il ricordo della sua nascita suscita in noi sempre sensazioni emozionanti. Mamma e papà non possono fargli mancare un regalino per questo giorno. La sua eccitazione per il giorno della festa sale col passare delle ore.
DA2 sembra quasi colpevolizzarsi del fatto di essere nato dopo e questa sua rabbia si trasforma in un capriccio perenne. La visione del regalo del fratello, nonostante fosse stato debitamente preparato, lo versa in una condizione simile a quella di un tossicodipendente in astinenza e così cerca disperatamente uno che gli compri qualcosa. La lagna, perché non è la sua festa, è aumentata col passare delle ore.

FESTA“Papà, ma quando vengono tutti quanti con i miei regali?”
DA1, dopo aver contato i minuti per l’inizio della festa (per l’eccitazione si è svegliato alle ore 7:30), ha accolto gli invitati con lo sguardo dritto alle loro mani o meglio nelle loro buste. Ho visto un fascio di luce uscire dai suoi occhi come quei lettori dei codici a barre che trovi nei grandi supermercati che ti dicono quanto costa un prodotto. 
DA2 per tutta la giornata ha convinto il fratello a passargli quei giochi che a lui non sarebbero piaciuti. Il momento iniziale in cui tutti arrivano e portano un regalo è sembrato uno di quei documentari del National Geographic in cui le iene aspettano che i leoni lascino la preda per tuffarsi sopra.
Ho provato tanto vergogna e mi sono consolato, dopo essermi scusato con i presenti, con le frasi del tipo: “Va bè, ma lascia stare, so’ creature“.

GIORNO DOPO LA FESTA“Papà io oggi voglio costruire tutti i Lego che mi hanno regalato”.
DA1 ha aperto il cantiere per la costruzione dei suoi Lego alle ore 8:00 e ha terminato alle ore 20.
Elicottero, caserma dei pompieri, camion del cemento, camion per trasporti eccezionali e per auto da corsa sono stati i lavori eseguiti tutto il giorno con una dedizione ammirevole. 
Quando la mamma si è avvicinata a lui per farlo mangiare la sua espressione sembrava dire: “Mamma, non vedi che sto lavorando, ora non ho tempo”.
DA2 ha iniziato a chiedere di essere aiutato a costruire i Lego alle ore 8:00 e ha terminato alle 20. In fondo a lui dei Lego non gliene fotte niente perché non ama costruirli e manco giocarci. Il problema di DA2 è che non sopporta essere secondo, non sopporta essere nato dopo e non sopporta che il suo compleanno venga dopo quello del fratello.