Per l’ultimo dell’anno BUM lo fa pure un palloncino.

“Papà, ma che vendono su queste bancarelle?”
“I fuochi d’artificio per l’ultimo dell’anno”.
“E noi non li compriamo?”
“Assolutamente no”.
“E perché?”


“Perché secondo me sono soldi buttati, oltre al fatto che sono pericolosi”.
“E come festeggiamo?”
“Ci sono tanti modi per gridare al nuovo anno la nostra gioia”.
“Sì, ma come facciamo i botti?”.
Gonfiamo i palloncini e poi a mezzanotte saltiamo per romperli tutti“.
“Sì, evviva, mi sembra una bella idea”.
“Sicuramente meglio che rischiare di andare al pronto soccorso a mezzanotte e cinque minuti”.
“Io non voglio andare all’ospedale”.
“Tu no a papà, ma ci sono un sacco di persone stupide che per fare a gara a chi spara più forte sono capaci di farsi saltare una mano”.
“Io voglio solo saltare sui palloncini”.
“Ti assicuro che il divertimento sarà maggiore e meno assordante”.
“Ma poi tutto quel rumore non mi fa sentire niente”.
“Noi restiamo chiusi dentro così possiamo sentirci”.
“Ma quelli sparano fortissimo”.
“Magari saremo un po’ atipici come napoletani, ma conosco anche tanti altri concittadini che come noi si rifiutano di festeggiare in questo modo. Ma poi lo sai quanto costano?”
“Tanto?”
“Se vuoi competere con il signor Esposito devi comprare un arsenale e a quel punto è meglio comprare un biglietto per Parigi”.
“Ma se compriamo i palloncini poi ci restano i soldi per Parigi?”
“Sicuro”.
“E allora glielo vado a dire pure al signor Esposito”.
“Bravo, scendi e digli: A Capodanno non sparare, sparagna*”. (*Per i fuori sede Sparagna in napoletano significa Risparmia)

P.S. Tu genitore che in questo periodo racconti di quando, da piccolo, il giorno dopo raccoglievi con i tuoi amici i fuochi inesplosi sappi che ti è andata di culo e magari non accadrà la stessa cosa a tuo figlio per cui apri gli occhi.