La scossa del nuovo anno

“Papà, ma il terremoto è venuto in tutta Italia?”

“No, solo dalle parti nostre”.
“E perché?”
“Perché siamo più fortunati”.
“Ma non è pericoloso?”
“Certo, ma questa volta non è successo niente perché è stato un regalo per il nuovo anno”.
“E che regalo è?”
“Una scossa”.
“E che vuol dire?”
“Che nel nuovo anno non dobbiamo restare immobili ad aspettare che le cose accadano. La terra che sta sotto i nostri piedi ci ha detto Svegliaaa“.
“Ma io non stavo dormendo”.
“Ma molte persone sì ed è per questo che c’è bisogno di essere scossi, proprio come la mattina faccio io con te quando devi andare a scuola”.
“E ora si sono svegliate?”
“Non lo so, qualcuno continua a dormire facendo finta di niente”.
“E se uno non si sveglia poi viene una scossa più forte?”
“C’è questo rischio perciò dobbiamo dire a tutti che è tempo di alzarsi, è tempo di unire le forze partendo dalla propria famiglia, dalla propria terra, proteggendola non come è stato fatto fin ora”.
“Ho capito papà, la scossa ci ha detto che dobbiamo fare i bravi”.
“In un certo senso sì, ci ha voluto dare una spinta, una botta come quella che si dava sulle vecchie televisioni quando non volevano andare”.
“Allora l’anno prossimo funziona tutto?”
“Beh, quello sarebbe un miracolo perché la scossa al nord non è venuta e quindi loro non lo sanno”.
“E non la possiamo far venire pure lì?”
“Amore, cominciamo a fare i miracoli a casa nostra, così tutti saranno scossi dalla nostra scossa”.
“Allora vado a svegliare a mamma”.
“Sì, ma con calma, senza fare il terremoto che poi si spaventa”.
“Solo una piccola scossa…però d’amore”.

P.S. Io la scossa non l’ho sentita perché a casa mia sta sempre nu terremoto.