La lettera per San Valentino di mio figlio

“Papà che cosa è quel negozio con quel cuore grande?”
“Un fioraio”.
“Ma tiene tutti cuori in vetrina e non i fiori”.
“Perché adesso viene la festa di San Valentino”.
“E che si fa?”
“Si regalano i fiori e si scrive una lettera alla persona che si ama. Tu a chi la scrivi?”

In macchina cade il silenzio ed MPS comincia ad alzare gli occhi al cielo per godersi la risposta. Il suo figlio mammone continua a pensarci e il suo sorriso intanto arriva quasi alle orecchie.
“A Giovanni”.
“Non ho capito, a chi la scrivi la lettera?”
“A Giovaaa-nni”.
“Ma tu a Giovanni lo vuoi bene, mica lo ami?”
“Sì, io lo amo e basta”.
“Va bene a papà è come dici tu”.

A cinque anni non ci sono mezzi termini: o si ama o si odia. 
L’idea che amasse un bambino dello stesso sesso mi ha fatto sorridere per un istante, ma la cosa che più mi ha fatto pensare è stata la sua determinazione nel dire di amare un suo amico. E’ come se mi avesse detto: ” Papà, io voglio stare sempre con Giovanni perché mi diverto con lui e facciamo tante cose insieme. Vorrei che abitasse con noi così potremmo vedere i film insieme e giocare con i Lego. Sarebbe fantastico se dormisse nella mia stanza così la mattina quando mi sveglio lui sarebbe già lì. Giovanni mi fa fare un sacco di risate e divide sempre la merenda con me. Se qualcuno mi prende in giro lui mi difende e quando la maestra ci dice di prendere gli scatoli pesanti con il materiale dei laboratori io e lui ci riusciamo sempre perché insieme siamo forti. Papà, una persona così si ama, PUNTO”.
A questa età le sfumature non ci sono ancora, tanto meno le cinquanta di grigio.

P.S. MPS è ancora in lacrime, scioccata che il figlio non abbia pensato di dedicare a lei la sua lettera d’amore.