E’ normale…siamo in Italia

Io sono nato nel posto sbagliato e ci vivo pure con la mia famiglia. (ditelo a Gramellini)Scontri con la Polizia

Il mio quartiere è segnalato come uno dei peggiori della città con addirittura tre ghetti indicati come luoghi dove lo Stato ha rinunciato a combattere.

Che poi più che rinunciare qui lo Stato invece si è impegnato affinché tutto diventasse normale.

E’ normale girare senza casco, senza assicurazione e senza patentino.

E’ normale fumare marjuana o sniffare cocaina. E’ normale venderla anche a qualche amico.

E’ normale non andare a scuola o se ci vai insultare i professori e vandalizzare le aule.

E’ normale occupare le case e pagare qualcuno affinché stia tranquillo.

E’ normale occupare il suolo pubblico e vendere senza fare uno scontrino.

E’ normale buttare la spazzatura per strada, ovunque, senza differenziarla.

E’ normale avere un genitore in galera o un amico che alle prese con una causa penale.

E’ normale vendicarsi da soli.

E’ normale girare con un coltello in tasca.

E’ normale sparare tra la folla in pieno giorno.

E’ normale che in alcuni posti le forze dell’ordine non debbano neanche entrare.

E’ normale che un vigile urbano prenda le mazzette per chiudere un occhio.

E’ normale che le fidanzate siano considerate oggetti da segregare in casa.

E’ normale avere un linguaggio da ultras anche quando vai dal salumiere.

E’ normale “coprire” chi compie un reato.

E’ normale usare la violenza per parcheggiare.

E’ normale pensare che il diritto sia un favore concesso.

Quindi visto che lo Stato siamo noi è normale che accada tutto questo.

Però ci sono molti che vivono da queste parti pensando che ciò non sia normale.

I valori non te li tramanda solo la famiglia, ma si possono acquisire anche attraverso esperienze, studi, letture, amicizie e se per te “la montagna di merda” è un luogo dove poter stare alto per osservare con soddisfazione quello che accade allora la puzza è quello che ti meriti.

C’è anche una puzza che viene dai miei pantaloni perché a stare qui a volte ti “caghi sotto dalla paura”. Non è facile scendere in piazza, manifestare e reagire. Che ci insegnassero i benpensanti o quelli che vivono dove la normalità è un’altra. Facciamo a cambio per un po’ e poi vediamo.

Qui ognuno combatte la sua guerra, anche il poliziotto che cerca di sbarcare il lunario con il suo stipendio da fame.

Qui gli insegnanti lavorano in condizioni estreme, come fossero al fronte.

Qui il terzo settore, quello che lavora per offrire possibilità e punti di vista diversi, non riceve sostegno economico e tutto è relegato a volontari con poche competenze.

Qui la politica è voto di scambio e clientelismo.

Qui le tasse si evadono perché ti strozzano e non potresti neanche mettere il piatto a tavola.

Qualcuno dice: “E’ normale, siamo in Italia” e così mi sollevo un po’ perché a volte penso che tutto accada solo dove vivo io. 

Invece per fortuna ci sono posti dove è normale che un pregiudicato possa essere primo ministro o deputato del Parlamento o che si possa coprire l’abbattimento di un DC9.

E’ normale essere complici con la Mafia, è normale essere uccisi per una partita di calcio, è no
rmale corrompere per vincere una gara d’appalto, è normale conservare i privilegi di pochi continuando a mortificare chi lavora, è normale lasciare che i giovani vadano all’estero per fare ricerca, è normale tutto, anche mettere il profumo quando si è sporchi, dimenticando che prima o poi la puzza si sentirà.

Io voglio solo che diventi normale avere una seconda opportunità, un’alternativa, perché guardare in una sola direzione ti rende imbrigliato e schiavo.