Forza papà che ad essere accudente non si perde di virilità

169690620La festa del papà è vicina e, prima che siate sommersi dai regali dei vostri figli o, se siete mamme, dal pensiero diacquistarne uno facendo finta che vostro figlio abbia pensato spontaneamente di regalare qualcosa al papà, vi devo raccontare una cosa assurda che mi è successa qualche giorno fa parlando con il mio amico Simone.

Simone ha due figli maschi e una femminuccia in arrivo, lavora da 12 anni in un’ azienda che si occupa di logistica ed è un appassionato di calcio perché da ragazzo ha giocato fino alla serie D. Non ci vediamo spesso perché lui dopo il lavoro monta in bici per allenarsi facendo un centinaio di km a volta. E’ un buon modo per sfogare, ma io preferisco chiudere i finestrini dell’auto, alzare lo stereo a tutto volume e gridare a squarciagola (stando fermo logicamente).

Il fatto assurdo che vi devo raccontare è che l’altra sera mentre bevevamo una birra abbiamo parlato di come siamo padri.

“Simone, ma tu veramente pensi che puoi diventare femmina?”

“Francesco, guarda che l‘American journal of human biology dice addirittura che negli uomini accudenti si possono sviluppare gli ormoni femminili della gravidanza“.

“L’avrà scritto qualche medico conservatore che non ha voglia di fare un cazzo con i figli”.

“Io li accompagno a scuola”.

“E pensi di diventare gay per questo?”

“No, però un papà che li bacia in continuazione mi fa un po’ impressione”.

“Ti deve fare impressione se bacia i figli degli altri non conoscendoli. Quando lo fai con i tuoi bambini è solo un gesto d’amore che ricorderanno per sempre”.

“Sì, ma con tutte quelle smancerie o coccole c’è il rischio che diventino pappamolli”.

“Non ci siamo proprio, amico mio. Prendersi cura dei propri figli, abbracciarli e manifestare le proprie emozioni non significa certo perdere l’autorevolezza. Quella la ottieni con uno sguardo, attraverso il rispetto delle regole e si basa su un rapporto di fiducia che instauri”.

“Francesco, ma a furia di stargli addosso questi ragazzi non cresceranno mai”.

“Puoi dire ti amo a tuo figlio, ma questo non significa che devi allacciargli le scarpe fino a 16 anni. I risultati di una ricerca in Svezia e Norvegia hanno fatto emergere che i bambini e ragazzi che hanno avuto non solo una madre, ma anche un padre accudente non sono più dipendenti dalle cure rispetto ai loro coetanei”.

“A dire il vero pensavo fossero cose che fanno le madri”. 

“Simone, i papà stanno cambiando anche se ci vorrà un po’ di tempo. Pensa che solo a partire dall’Ottocento le mamme hanno associato ai compiti riproduttivi anche quelli di accudimento. Prima c’erano le balie e le mamme non facevano un cazzo come per tanto tempo non hanno fatto i papà. Anche loro non sono cambiate certo dalla sera alla mattina, ma sicuramente in maniera più veloce di quanto stiamo facendo noi”.

“Noi siamo maschi Francesco e per natura più lenti”. 

“Sì, ma la natura non ci ha detto certo di tenere chiuse le nostre emozioni, di non parlarne con nessuno specie se riguardano la famiglia. La Natura non ci ha detto che i papà devono solo occuparsi di buttare la spazzatura e salire le buste della spesa né di essere coloro che puniscono soltanto. Mi sembra quasi che alcuni ruoli ce li siamo ritagliati per comodità e per autorità. Io diffido da chi ottiene le cose alzando la voce o incutendo timore. Prima o poi questa cosa si rivolta contro e prima o poi un figlio ti presenta il conto”. 

“E che cosa potrei fare?”

“Basta non avere paura di pubblicare una foto mentre abbracci tuo figlio o anche di raccontarlo. Poi se si sgonfiano i tuoi addominali perché per qualche giorno anziché andare in bici vai con loro in libreria o al cinema guarda che le ragazze ti guardano lo stesso. Anzi un papà amorevole attira ancora di più. Insomma bisogna venire allo scoperto, partecipare di più, confrontarsi, scherzare”.

“E dove?”

“Guarda che internet mica serve solo per guardare le foto delle modelle? Vanno bene anche i social, ma non evitare le riunioni a scuola anche se di pomeriggio o gli incontri con i genitori agli scout o in libreria quando c’è un evento per bambini. Insomma Simone, non ti nascondere e datti da fare che c’è bisogno anche di te”.

 

E niente, volevo raccontarvi di questo scambio avuto col mio amico Simone anche se ora la moglie Barbara mi chiama due volte al giorno per dirmi che lo vede un po’ strano. Beh, meglio strano che stronzo.

Auguri a tutti i papà

P.S. Le frasi in corsivo fanno riferimento ad un articolo di Repubblica che trovate in basso

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