Ustica: scoperte che non ti aspetti

“Papà andiamo, Mister Pino non vuole che facciamo tardi”.Calcio a Ustica

“Ma se tu non sei mai voluto andare a calcetto, adesso che cosa è questa premura?”

“Dai muoviti che se non facciamo l’allenamento non possiamo partecipare al torneo”.

“A casa ti abbiamo iscritto due volte a scuola calcio e regolarmente abbiamo sciupato i soldi perché sei andato una sola volta”.

“Mister Pino è bravo”.

Ecco una scoperta che non ti aspetti a Ustica: l’allenatore.

Mr. Pino è un uomo esile, con i capelli tutti bianchi e soprattutto una calma serafica.

DA2 in questi anni è stato terrorizzato dagli allenatori di città che gridano, incitano e sbraitano senza saper assolutamente comunicare con ragazzini dai 5 ai 10 anni. Aggiungo che ad eccezione di alcune scuole calcio il resto cerca di formare talenti da rivendere al mercato. Nessuno ha voglia di spiegare le cose, di mostrare i fondamentali e soprattutto di educare.

Mr. Pino non si arrabbia mai, ma chi non segue le regole inizia a fare due o tre o dieci giri di campo. Ho visto ragazzi correre anche perché non aiutavano il compagno oppure perché uno aveva rimproverato l’altro.

Mr. Pino parla di gioco di squadra, di divertimento, di serietà, ma direi che il suo punto di forza è la capacità di parlare ai bambini. Glielo ricorda spesso che l’obiettivo è divertirsi e non simulare, che è allenarsi con gli altri e non da soli perché la meta la si raggiunge insieme.

Ho parlato con alcuni amici dell’isola e questo modo di insegnare il calcio la sottovalutano, forse perché abituati.

Gli ho consigliato di leggere il blog Un papà nel pallone per capire che se ne vedono delle belle in giro. La tv prima e la città poi mostrano un calcio cattivo che dimentica che i bambini, come mio figlio, si spaventano col rischio di allontanarsi sempre più da un gioco di squadra bellissimo. 

Peccato che d’inverno per noi Ustica sia un po’ fuori mano altrimenti lo avrei portato volentieri agli allenamenti. Ustica vista dallo Scoglio del Medico

 

“Papà, siamo andati in una grotta dove c’è una roccia che si illumina”.19507_875415135860279_6094794414618559472_n

“Veramente? Come è possibile?”

“Si chiamo Xenolite e se si sfrega produce questo effetto. Ha detto Vittorio che è una pietra rarissima”.

“Chi è Vittorio?”

“La nostra guida nelle escursioni, quello che ci ha spiegato tutti i segreti di Ustica”. 

Ustica è una isola da scoprire, ma non si può farlo senza le persone giuste. Per i fondali ci sono diving attrezzati e preparati, mentre a terra da qualche anno c’è la cooperativa Ciprea che accompagna le persone tra i segreti più nascosti. 

Vittorio, insieme con i suoi soci, è capace di affascinare con le storie dell’isola, da quelle raccontate sui libri mentre si cammina nel percorso per la Rocca della Falconiera a quelle che si tramandano da quando Ustica divenne una colonia penale. 

Che rarità vedere bussole impazzire se messe su rocce che hanno conservato nella loro memoria la posizione dell’asse risalente a 300.000/400.000 anni fa dove il nord non era certo nello stesso punto. 

Un giorno la grotta segreta, un altro il sentiero del tramonto, un altro ancora il percorso archeologico: di cose da fare ce ne sono qui a Ustica anche se non sei subacqueo…l’importante è tuffarsi nel mare delle proposte senza pregiudizi.