Ritorno al futuro: 21-10-2015

Ritorno al futuro“Toc Toc, ehi McFly c’è qualcuno?”

Quando i miei figli fanno le cose senza pensare o sono distratti o non connessi con il mondo busso sulle loro teste dicendo la frase con cui Biff prende in giro papà McFly in Ritorno al Futuro.

Magari non ha molta attinenza, ma questa cosa mi è sempre uscita da bocca in maniera spontanea e logicamente i miei figli hanno chiesto spiegazioni.

Gli ho parlato del film con Michale J Fox, che non so quante volte ho visto, e dell’auto De Lorean che alla velocità di 90 miglia all’ora, grazie al plutonio, riesce a fare un salto temporale.

Da una settimana gli dico che avremmo visto tutti insieme il film che nel 1985 spediva Marty McFly nel 21 Ottobre 2015. 

L’attesa è cresciuta e anche l’aspettativa dei miei figli che in questi giorni mi hanno perseguitato per vedere il film tanto annunciato. Finalmente ieri si è avuta la proiezione. Che entusiasmo, che figata fargli vedere uno dei miei film preferiti.

“Bambini guardate ora che succede”, “Hai capito, a papà, chi è quello? Suo padre da ragazzo”, “Hai visto Doc che capello pazzo ha?”, queste sono state le frasi che di tanto in tanto lanciavo durante la proiezione, un po’ per sondare il terreno e un po’ per placare il mio entusiasmo infantile. 

Al minuto 55 mio figlio esclama: “Papà ci vuole ancora molto per finire?”

Una lancia ha trafitto il mio cuore: i miei figli si stavano annoiando ed erano rimasti a guardare il film, fino a quel momento, solo per farmi piacere. Addio mondo crudele!

Ed io che immaginavo che avrebbero contagiato con questa nuova passione di Ritorno al Futuro anche i loro amici, ed io che pensavo che avrebbero voluto il poster di Michale J Fox nella loro stanza, ed io che pensavo che avrebbero imitato Doc nel tentativo di costruire una macchina del tempo che avesse un flusso catalizzatore.

Forse sono tornato al 1985 senza pensare che a otto anni si guarda solo avanti.

Chi sa a cosa pensavo in questi giorni: “Toc Toc, ehi Uccello c’è qualcuno?”.