Allo stadio per il torneo 6 nazioni di rugby

“Bambini domenica andiamo allo stadio a Roma”.rugby-torneo-sei-nazioni

“Bello, ma che partita c’è?”

“Italia-Inghilterra”.

“Come è possibile, mica si stanno giocando gli europei di calcio?”

“Bello di papà, mica esiste solo il calcio come sport. Andiamo a vedere una partita di rugby del torneo delle sei nazioni”.

“Che cosa è?”

“Un torneo molto antico e prestigioso tra alcune nazioni europee e a cui l’Italia partecipa dal 2000”.

“Papà come si gioca a rugby?”

“L’obiettivo principale è fare meta cioè appoggiare la palla oltre la linea. La cosa difficile è che, oltre agli avversari che cercano di farti cadere, è che la palla può essere passato solo all’indietro”.

“Figo”.

“Beh la cosa più figa è il cosiddetto terzo tempo”.

“Non sono solo due?”

“Di gioco sì, ma poi una particolarità del rugby è questa tradizione che consiste alla fine della partita di andare tutti insieme, giocatori delle due squadre e spettatori, a bere per festeggiare”.

“Anche chi ha perso?”

“Sì, è questo il vero spirito dello sport. «Nel rugby si gioca con un avversario, non contro un avversario» (Thomas Arnold)

“Ma tanto l’Italia vince”.

“Lo speriamo, ma ti voglio anticipare che fin ora in 21 incontri disputati non abbiamo mai vinto”.

“Domenica ci siamo noi e sarà la volta buona”.

“Dajeee”.

I miei figli cercano sempre il placcaggio, la mischia, lo scontro e questo sport mi sa

che è perfetto per loro. Tra l’altro per ora ce la faccio ancora a spingerli e a placcarli, magari tra qualche anno questo non sarà più possibile. Intanto mi preparo un block notes con tutte le loro domande che di sicuro in quella giornata saranno centinaia visto che non conoscono nulla di questo sport, ma mi sono fatto un’idea sul sito Follettopensapulito.it.

Se avete suggerimenti o risposte belle e pronte me le segno volentieri. Poi vi faccio sapere come è andata.

Il post è stato realizzato grazie a Folletto, partner evento delle partite casalinghe della nazionale Italiana del torneo 6 nazioni di rugby.