Figli che non si lavano: come farli pensare pulito.

“Sia ben chiaro, in questo stato, a papà, non ti porto da nessuna parte”. pensare pulito.

“Voglio stare con la tuta”. 

“Stiamo andando a cena a casa di Domenico e sarebbe più bello se tu indossassi un pantalone con una camicia”.

“Va bene, però mi lavo quando torniamo”.

“Conciato in questo modo non puoi neanche uscire di casa. Sei tutto sudato e hai la faccia sporca”.

“Papà ti prometto che dopo mi faccio una doccia di un’ora così esco super pulito”. 

“E’ ora il momento di darsi una sistemata e una ripulita, non dopo. Sei impresentabile”. 

“Papà, ma è solo un poco di sudore. Tu non sudi?”.

“Certo, ma quando mi accorgo di avere un odore sgradevole mi vergogno. In quelle occasioni il mio desiderio è di tornare subito a casa per ripulirmi”. 

“Papà andiamo lo stesso a casa di Domenico, se qualcuno dice qualcosa mi do una ripulita”.  

“Non c’è bisogno di una persona esterna per capire che sei impresentabile, anzi a quel punto io e la mamma avremo fatto una brutta figura perché penseranno che non siamo stati in grado di dirtelo”.

Pensa Pulito non è una metafora questa volta, ma un invito alla pulizia, forte e chiaro, che quotidianamente faccio ai miei figli.

Sono maschi, hanno tra gli 8 e 10 anni e sono in quella fase in cui potrebbero restare sporchi per settimane, potrebbero indossare lo stesso pantalone per mesi e la stessa t-shirt macchiata a vita. 

Una volta che abbiamo assodato che è il momento di lavarsi inizia la contrattazione: solo i piedi, ma i denti no oppure le braccia ma senza i piedi o ancora la doccia senza shampoo. Insomma sembra assodato, ma uno dei compiti principali per un genitore è quello di insegnare ai propri figli ad essere puliti e profumati.

Affinché ciò accada è il loro pensiero a dover essere pulito. Come si fa? 

L’insegnamento più grande non è la tecnica con cui lavarsi, che pure serve, ma la cura del proprio corpo, il rispetto degli altri che ci sono vicini e che devono respirarci. Lo stesso vale per i vestiti, ognuno può indossare quello che vuole purché sia pulito. 

Da qualche tempo per indurre i miei figli a riflettere sull’importanza di lavarsi, sul fare attenzione a controllare i vestiti gli dico: “Hai pensato pulito?”

E’ bello vedere i loro occhi rivolti in alto a pensare se hanno omesso qualcuna delle operazioni, è divertente vederli alitarsi addosso a vicenda per controllare il risultato.

Il post è promosso da Folletto per la campagna #PensaPulito