Se il calciatore Pisacane non avesse pensato pulito sarebbe stato Calimero.

“Papà l’anno prossimo non voglio andare alla scuola calcio”. calciatore

“Perché cosa è successo?”

“Niente, però non sono bravo come gli altri”.

“Per questo ci vai, per imparare”.

“Sì, ma non mi va, fanno un sacco di imbrogli e gli arbitri favoriscono sempre le altre squadre”.

“Ma che hai, la sindrome di Calimero a papà?”

“Chi è Calimero?”

“Un vecchio cartone animato. Era un pulcino di colore nero che si lamentava sempre dicendo: …perché sono piccolo e nero”.

“Sì, forse ho la sindrome”.

“Se Pisacane avesse pensato come te non sarebbe riuscito in niente”.

“Chi è Pisacane, un altro cartone animato dei tuoi tempi?”

“No è un calciatore del Cagliari che a 14 anni ha avuto una brutta malattia. Si trattava della sindrome di Guillain-Barré che lo ha anche paralizzato. E’ rimasto 20 giorni in coma, ma poi ha iniziato la sua ripresa”.

“Come ha fatto?”

“Riabilitazione e forza di volontà, spirito di abnegazione e determinazione”.

“Tutte queste cose?”

“Se vuoi raggiungere degli obiettivi ci vuole sacrificio. Pisacane dopo tanto lavoro è riuscito a debuttare prima in serie B nel 2005 e poi finalmente in serie A nella stagione 2015-2016 con il Cagliari”.

“Forte questo Pisacane”.

“A dire il vero la sua testa è forte”.

“Fa molti gol?”

“Per niente, è uno che non segna quasi mai. Per testa intendo quello che c’è dentro: le sue idee, i suoi valori, la sua mentalità”.

“Non ho capito papà”.

“Oltre ad essersi allenato tanto e a non farsi sopraffare dalle avversità, nel 2011, quando giocava col Lumezzane, rifiutò 50mila euro per combinare il risultato di una partita. Come vedi le cose non vanno mai come vorremmo, quello che importa però è il nostro comportamento, il nostro pensiero, il modo di rispondere al mondo”.

“Ha pensato pulito”.

“Assolutamente sì. Quest’anno poi nell’ultima di campionato contro il Milan ha segnato il suo primo gol in serie A che ha permesso così al Cagliari di vincere 2-1. Altro che cartone animato, la sua storia è da favola”.

“Va bene, allora l’anno prossimo ritorno alla scuola calcio”.

“Ora sì che hai pensato pulito”.

“E non ho neanche più la sindrome da Calimero”.

 

Il post è promosso da Folletto per la campagna #PensaPulito