Mo ti spiego a papà che cosa sono i sogni

DA1 la mattina apre prima la bocca e poi gli occhi. Spesso le sue frasi sono: “Papà, ma quando siamo andati sott’acqua su quella balena, ma poi è vero cheeeee, eeee” oppure “Papà, ma ieri io poi correvo sull’albero con Jake..” e ancora ” Ma è vero Papà che a casa della nonna c’è una porta? Poi siamo entrati e c’era un tunnel lungo lungo lungo che siamo uscitiiiii, mmmm… Ma oggi si va a scuola?”

Ieri mattina DA1 si è svegliato alla ricerca del trenino della Lego con cui diceva di aver giocato. Ma quando non lo ha trovato…apriti cielo!
Gli ho detto che aveva fatto un sogno, ma la sua insistenza nel cercarlo nella scatola rossa dei giochi è stata così intensa che ho dovuto spiegargli cosa sono i sogni.
Ci siamo seduti in mezzo al letto sulle lenzuola di Toy Story e gli ho detto: ” Amore mio, il sogno è come un cartone animato dove sei tu il protagonista, il personaggio. Può capitare di volare o di cadere, ma anche di nuotare in fondo al mare o ancora di tuffarsi in una cascata di giocattoli insieme con gli amici mentre si mangiano tante patatine fritte. Può capitare di avere delle braccia allungabili, o di correre velocissimi come Flash, o di essere invisibili. Ma nel sogno si può incontrare anche qualche mostro un po’ cattivo o ci si può perdere in una foresta o non trovare più il gioco a cui siamo tanto affezionati.”
DA1: “Ma io non li voglio i sogni brutti.”
Ed io: ” Non ti preoccupare che noi facciamo solo sogni belli. Se però capita di fare un sogno brutto pensa che ti puoi svegliare e venire da mamma e papà. Come quanto in tv c’è qualcosa che non ci piace e la spegniamo.
DA1, curioso più che mai, incalza dicendo: “Papà i sogni si avverano?”

Eccola la, lo sapevo. C’è sempre una domanda difficile e così ho risposto: “I sogni a volte si avverano e a volte no. Dipende dalla tua determinazione, dalla tua bravura e da un po’ di culo.”
“Che cosa?” ha immediatamente detto DA1, mentre a questa semplice parola DA2 è corso nella stanza e ha cominciato, abbassandosi i pantaloni, a gridare: “Culo fuori, culo fuori.” (parole che scandisce benissimo rispetto a tante altre più semplici)
Per non perdere il filo della spiegazione ho continuato: “I sogni si avverano se trovi la strada che portano ad essi.” E DA1 : Ma papà qual è la strada?”.
Facendomi aiutare da Edoardo Bennato ho spiegato: “Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta all’isola che non c’è…
La risposta non gli è sembrata molto chiara tant’è che ha aggiunto: ” Uffa, ma io voglio il trenino.”
Non sapendo come cavarmela ho risposto: “Lo avrai quando diventerò uno scrittore famoso così ne potremo comprare tanti.”
DA1 mi ha guardato sfiduciato e ha aggiunto: “Non ti preoccupare, possiamo scrivere una letterina a Babbo Natale per vedere se me lo porta?”
I bambini sanno essere molto spietati, ma anche imprevedibili e straordinari come i sogni più desiderati.