Pensieri di un papà che vanno e vengono

“Quante cose potrei fare se non avessi figli”.
Ogni tanto ci penso a questa cosa, forse perché non mi sono ancora rassegnato.
Mi viene da pensarci specie quando sono sotto pressione, quando mi manca il tempo per fare tutto quello che vorrei.
Comincio a parlare ad alta voce scimmiottando quelli che dicono: “Io faccio questo, io faccio quello, domani sera devo andare, poi devo incontrare” o ancora quelli che ti umiliano spiegandoti come fanno a isolarsi per lavoro, scrivendo un romanzo ogni sei mesi.
Se io mi assento per più di due giorni c’è il senso di colpa che entra in azione con frasi del tipo: “Ce la farà mia moglie MPS da sola?” o “I bambini si sentiranno abbandonati?”. 
Ma poi la cosa che mi fa andare in bestia è sentire: “Guarda che basta organizzarsi”.
Infatti la sera ci organizziamo per andare a letto il prima possibile perché il giorno dopo la sveglia è alle 07:00 per andare a scuola.
Però se mi organizzassi potrei prendere la moto e andare con MPS a prendere un caffè a Mergellina sul lungomare. Peccato che la moto l’ho venduta da qualche anno per organizzare un trasporto più consono per tutta la famiglia.

La cosa che mi fa innervosire è quando dopo ore che riesco a trovare il modo di scrivere un articolo o quando sono dentro la storia che sto raccontando allora è il momento di cenare oppure quello di lavare i bambini o ancora il momento di separarli da un litigio furibondo.

Se non avessi avuto figli avrei potuto scrivere tutta la serata e pure la notte.
Se non avessi avuto figli avrei più tempo per tutti i miei progetti e per tutti i miei caffè.
Ci avete creduto?
Se non avessi avuto figli…e quando mi veniva l’idea di Mo te lo spiego a papà.
Quasi quasi faccio pure il terzo che ne dite?