Secondo me è cambiata la stagione: 5 consigli per gli uomini

Ho fatto il cambio di stagione; nel senso che l’ho fatto proprio io in quanto maschio-papà.
Per un motivo o per un altro in questi anni di convivenza-matrimonio è stata sempre MPS a farlo, a volerlo fare, ad offrirsi insomma (a soffrirsi aggiunge lei dall’altra stanza).
Quest’anno, complice un cazziatone per questioni casalinghe (perché per il resto sono perfetto), ho pensato che avrei potuto provarci e così leggendo un vecchio post su come fare ho iniziato.

Fonte: Pianeta Donna

La conditio sine qua non è stata l’assenza di MPS dalle mura domestiche per commissioni varie del sabato mattina. 
1° CONSIGLIO DA UOMO A UOMO: Non provare mai a fare il cambio di stagione o faccende domestiche con la propria compagna presente in casa. Sarebbe un suicidio.

Il mio cambio è durato un’ora e tre quarti perché non ho il guardaroba di un fashion blogger, ma nonostante questo ho spostato tante cose, riempito scatoloni con le t-shirt estive e trovato un ordine mio per avere tutto a portata di mano. 
2° CONSIGLIO DA UOMO A UOMO: Evita di vantarti di aver ordinato l’armadio e di essere riuscito nell’impresa poiché quello che hai fatto non sarà mai nei canoni di una donna e soprattutto quello che per te risulta essere una impresa per le donne è una cosa normale. Trattieniti.

Alzare gli scatoloni, salire e scendere dalla scala, piegarsi sulla schiena tante volte è veramente stancante anche perché è una attività insolita per uno che trascorre molte ora al computer, ma alla fine la gioia per essere riuscito nell’impresa mi ha fatto passare ogni dolore.
3° CONSIGLIO DA UOMO A UOMO: Non dire di essere stanco o di avere anche il minimo dolore alla schiena perché a parte fare la figura del fracico rischi frasi del tipo:”E tu dopo che avevo fatto i cambi di stagione a tutta la famiglia avevi il coraggio di chiedermi pure di uscire bella e preparata, per non parlare delle prestazioni a fine serata”. Zitto e sopporta.

Il mio sguardo davanti all’armadio vuoto e a tutti i vestiti poggiati sul letto è stato di smarrimento, ma poi si è azionato un software interno che mi ha permesso di visualizzare il posizionamento di ciascun indumento. Gli occhi fissavano la biancheria intima o i pantaloni e mi appariva lo schema di come li avrei dovuti ordinare o conservare. Sentivo anche l’effetto sonoro dell’azione conclusa in stile robot. 
4° CONSIGLIO DA UOMO A UOMO: Anche se pensi di aver trovato un ordine migliore degli anni precedenti non ti permettere assolutamente di dire una cosa del genere. Ti consiglio piuttosto di aggiungere: “Amore non ho sistemato come avresti fatto tu, ma non ti preoccupare che so dove stanno le cose, almeno così eviterò di chiedertele”.

E’ trascorso un giorno da quando tutto questo è avvenuto e l’armadio è ancora organizzato nello stesso modo. MPS si è trattenuta dall’andare a vedere cosa avessi combinato anche se ogni tanto mi ha chiesto se mi fossi ricordato delle giacche conservate nell’armadio dei bambini o di dove avessi messo le camicie estive. La gioia più grande è stata questo atto di fiducia, questo rinunciare al controllo in stile militare. Mi sa che anche per lei è cambiata la stagione ed è iniziata quella di accettare che le cose vengano fatte come le fanno gli uomini (che poi a volte non è male).
5° CONSIGLIO DA UOMO A UOMO: Cogli l’occasione per dire: “Amore lo so che stai morendo dalla voglia di controllare e di riaggiustare tutto secondo il tuo ordine, ma ti ringrazio per non averlo fatto e di fidarti di me”.

P.S. Sono sicuro che appena sarà da sola in casa andrà a controllare…ma questo è amore.