Padri a Maurizio Costanzo Show

Ieri sera al Maurizio Costanzo Show si parlava di padri.

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da www.funweek.it

La sagoma di Maurizio, il suo timbro e quella caramella mastica dagli anni ’90 mi hanno ipnotizzato e così ho voluto rituffarmi nel collegamento con i Parioli che all’epoca conciliava tanto il sonno (che poi adesso hanno cambiato teatro e non sono più ai Parioli).

Ho sentito Loredana Bertè con la sua storia di violenze subite da un padre orco e non mi è dispiaciuto sapere che lo volesse morto. Mi è sembrata la cosa più onesta e vera che abbia sentito. 

Quella più squallida è stata invece la dichiarazione di Sgarbi a proposito della sua genitorialità. 

Lo sentivo parlare e vedevo il figlio di fianco fremere sulla sedia.

Anche se sei un venticinquenne che ne ha passate tante, sentire da quello che dovrebbe essere tuo padre che non è una cosa che avrebbe voluto né una cosa che vuole fare è dura. Ho sperato che gli desse una “capata” in bocca, almeno il Maurizio Costanzo Show avrebbe fatto uno share del 30%. 

Invece ho visto un uomo che sotto i colpi di un arrogante si è difeso mordendosi le labbra e tremando, ogni tanto, con la mano. 

Sì, perché un figlio preferisce essere picchiato purché non subire l’indifferenza. 

Io capisco che si può avere un bambino per sbaglio, perché magari il preservativo si è rotto o perché pensavi che il coito interrotto fosse un metodo sicuro, ma una volta che è nato come si può restare freddi sulle proprie posizioni. Deve essere tanto il gelo che Sgarbi e quelli come lui hanno nel cuore che neanche il calore di un neonato riesce a scioglierli. Magari il critico d’arte avrà avuto un padre peggiore di quanto lui possa definirsi, ma la sua intelligenza e cultura avrebbero dovuto fargli superare tutto questo ed essere per quella nuova vita un padre migliore. Invece ho visto solo un uomo che buttava al vento teorie insulse definendo stolti tutti gli altri in disaccordo. 

Mi ha fatto male vedere Sgarbi, come uomo e come padre. Mi ha fatto male vedere soffrire il figlio di Sgarbi, come figlio e ancora come padre. 

Mi sono avvicinato alla tv e ho detto: “Figlio di Sgarbi, senti a me, non ti sei perso niente. Se quello è una merda come uomo figuriamoci come padre. Tu saprai esserlo sicuramente meglio”. 

Ho girato canale disgustato e amareggiato. L’unico pentimento? 

Non aver aspettato abbastanza per vedere arrivare Belen. Maledizione, non lo sapevo.