La prova costume…per gli uomini

Articolo pubblicato su GIOIA n° 23

Articolo pubblicato su GIOIA n° 23 Illustrazioni di Sara Not

Pensavo che rimettersi in forma prima delle vacanze fosse un gioco da ragazzi. 

Mi dicevo: se mia moglie ci riesce posso farcela anche io. Invece…Ecco punto per punto tutti gli step con cui ho avuto a che fare.

LE CREME

Entro in farmacia e faccio un giro nel reparto creme e cosmetici.

Ovunque mi giri c’è una pubblicità che consiglia un prodotto per arrivare in spiaggia in perfetta forma.

Intravedo una scritta: «Pancia e addome intensivo notte». Di fianco, evidenziato a caratteri cubitali, la dicitura PER UOMO.

Oddio, fatemi capire, esistono prodotti per la prova costume pensati esclusivamente per gli uomini ed io non lo sapevo? Evidentemente sì.

E’ il mio turno, sono felice come un bambino, la dottoressa al banco mi chiede la ricetta, ma prima di pagare le dico sorridente: «Può aggiungere anche queste due confezioni di creme?» E lei: «Solo queste?»

Cara la mia dottoressa va bene che ho un po’ di pancia, ma alla mia età è normale. Sa ho avuto pure due figli e non ho tanto tempo per lo sport. Ma poi mi faccia capire, quante cose ci sono per la prova costume che dovrei compare?

Ma non dico nulla e la saluto con gentilezza. Ho un programma intensivo questa notte e non posso distrarmi.

LA CERETTA

«Non fa male, non fa male» ripeteva il coach Duke a Rocky durante l’incontro con Ivan Drago. Secondo me è questo il mantra per gli uomini che scelgono la ceretta.

Non so se questa moda è stata lanciata dai calciatori che hanno iniziato a depilarsi per facilitare i massaggi o a usare i cerottoni colorati durante le partite (prima o poi vanno tolti) o, ancora, dai mariti delle estetiste che, come cavie, si sono dovuti sottoporre al supplizio in nome dell’amore.

Io li ho visti quelli che si depilano totalmente, somigliano a quei polli confezionati che si trovano nel reparto macelleria al supermercato. Dove sta scritto che gli addominali scolpiti non possono essere coperti dai peli?

Capisco quelli che si danno una sfoltita alla schiena per non correre il rischio che qualcuno gli parli alle spalle pensando di stargli di fronte, ma somigliare ad un petto di pollo non è la mia massima aspirazione. Mi bastano le fettine che mangerò in vista dell’estate, ma averne uno sdraiato di fianco al proprio ombrellone proprio no, grazie.

DIMAGRIRE

Andare dal dietologo di questi tempi è come fare i regali di Natale all’ultimo momento.

E’ una fatica enorme e non sai se farai in tempo. Nelle settimane precedenti il regalo da comprare ti passa sotto il naso in continuazione, poi all’ultimo finisce che ti devi accontentare di un’alternativa, un azzardo quando la richiesta è chiara ed esplicita.

Se fossi un professionista dell’alimentazione scriverei fuori la porta: «Non si fanno miracoli» oppure «Ma dove sei stato fino ad ora?»

Sette chili in sette giorni è un film di Renato Pozzetto e Carlo Verdone, niente altro.

Peccato che io sia in un punto di non ritorno e quindi mi siedo, insieme ad altri compagni di sventura, aspettando il mio turno dal nutrizionista.

Approfitto di questo articolo per dire al mio amico Domenico che si sta preparando per la prova costume con la famosa dieta del gelato che non va associato alla fine di un pasto completo. Sconsiglio il fai da te, specie se sei uno che quando legge un articolo si ferma al primo rigo.

LA CORSA

Da qualche mese ho iniziato a correre, scusate a fare running, per arrivare allenato alle vacanze. Non voglio avere il fiatone dopo qualche bracciata o dopo cinque minuti di passeggiata in riva al mare. Correre fa bene al cervello, migliora l’efficienza cardiaca, aiuta a perdere peso e riduce lo stress. C’è però una prova costume che di sicuro non supererò perché non ho intenzione di acquistare nessuno di quegli indumenti tecnici che Decathlon ha sdoganato.

Potrei cedere su qualche t-shirt, non aderente, ma i cosciali running simili a quelli che indossano i ciclisti sono inguardabili per non parlare dei corsari che ti schiacciano le parti intime illudendoti di essere Roberto Bolle.

L’efficienza della corsa non deriva da ciò che indossi. Da qualche parte forse è scritto che un abbigliamento tecnico aiuta a dimagrire più velocemente?

Mettiamoci in forma per l’estate, corriamo pure per ore, ma vi prego amici basta un pantaloncino e una t-shirt.

L’ABBRONZATURA

Andare al mare senza essere abbronzati per alcuni uomini è un delitto.

Per me è come ubriacarsi a casa da solo prima di andare a un rave party.

Spero che siano rimasti solo i tronisti di Uomini e Donne a fare questa sosta obbligata prima di esporre il proprio corpo ai raggi del sole.

Nel caso non lo sappiate, amici uomini, esistono le creme protettive a schermo totale.

Non è un televisore gigante, tranquilli, ma una protezione per la vostra pelle. Per la testa, mi raccomando bagnate sempre il cappellino.

SHORT O COSTUME?

La prova costume è una sfida, ma soprattutto una scelta che si consuma nei camerini.

Cosa prendo?

Il boxer aderente è escluso a priori, non lo accetto per fare running figuriamoci in spiaggia.

Gli shorts sono comodi e colorati anche se mi danno l’effetto di un palloncino, mentre il costume è più adatto ad un bel fisico. O no?

La cosa è certa, mi faccio convincere dalle buone intenzioni e alla fine nel cassetto restano alcuni acquisti davvero azzardati.

Credo che per questa estate aderirò alla filosofia del Dadbod: avere un fisico da papà.

Molti attori, come Leonardo Di Caprio o Russell Crowe, non fanno più nulla per nascondere la loro pancia rotonda al mare. Se proprio la devo dire tutta, il fisico da papà l’ho lanciato molto prima che diventasse una tendenza hollywoodiana…E non faccio neanche l’attore.