La (s)volta buona

35 La svolta buona

Pubblicato su GIOIA n° 36 Illustrazioni di Sara Not

Belle le vacanze vero: mangi di tutto e di più, incontri persone diverse dal solito, sperimenti situazioni nuove e avventurose. Insomma tutte attività che danno la carica in vista dell’inverno.

Poi un giorno di fine estate, quando si è finalmente riposati, inizi a pensare a quello che bisogna fare al rientro per non cadere di nuovo negli errori che ti avvelenano la vita quotidiana.

Si ritorna a casa con un piano d’azione preciso, una tabella di marcia serrata e soprattutto tanti buoni propositi. Ecco quelli più tipici. Anche se tra il dire e il fare…

La dieta definitiva

Scena di fine estate: Il cameriere porta l’ultimo aperitivo della stagione, accompagnato da golosi stuzzichini.

Per caso una nocciolina ti cade sulla pancia costringendoti a guardarla.

La promessa esce dalle tue labbra come se fosse un vulcano in eruzione: «Combatterò le kilocalorie di troppo accumulate in tutti questi mesi. Non posso continuare così, devo iniziare la dieta». Ti alzi da quel tavolino lasciando il bicchiere ancora pieno e ti avvii, deciso, verso la sfida che ti attende da lunedì.

Dopo qualche tempo: Hai ragione, la gente sembra che sia nata tutta tra Ottobre e Novembre. Ogni tre giorni c’è un invito per una cena di compleanno. Mica si può essere asociale per colpa della dieta? Magari basta stare un po’ attenti. E tra poco è anche Natale, come si fa? Sono d’accordo, facciamo a gennaio.

GIOIA 35 La svolta buona

Pubblicato su GIOIA n° 36 Illustrazioni di Sara Not

Il corso di inglese

Scena di fine estate: Uno degli ultimi giorni della vacanza incontri una famiglia straniera che ha bisogno di indicazioni. Ci sei solo tu e non puoi scappare.

«Excuse me, can I ask you something? Do you speak english?» E tu rispondi: «A little bit».

Il biondo padre, quasi sicuramente svedese, rinfrancato inizia una serie di frasi incomprensibili. Alla fine puoi solo dirgli: «I’m sorry, I don’t understand».

Col capo chino riprendi la tua strada parlando a voce bassa con te stesso: «Che figura! Appena torno a casa devo fare un corso di inglese absolutely».

Dopo qualche tempo: Io lo so che la sera, dopo il lavoro, il primo pensiero non è prendere informazioni in una scuola di inglese. So pure che forse è meglio un corso on line in modo da stare in casa tranquillo e vestito come ti pare. Qualcuno ti ha detto pure che non serve spendere soldi, basta vedere i film in lingua originale.

Di madrelingue simpatiche poi non ce ne sono, hanno tutte quell’accento indisponente…Concludi che è meglio investire quei soldi in un viaggio in Inghilterra (l’estate prossima, ca va sans dire)

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Pubblicato su GIOIA n° 36 Illustrazioni di Sara Not

Faccio sport

Fine estate: Non è estate se non si gioca con i racchettoni sulla spiaggia oppure a beach volley. Bastano pochi scambi per avere consapevolezza di quanto siamo atletici. Anche l’escursione per visitare la grotta segreta di turno è una tragedia. Con la lingua alle caviglie ti giri verso il partner e dici: «Appena torno a casa mi iscrivo di corsa in palestra. Qualsiasi cosa purché sia uno sport».

Dopo qualche tempo: Alzi la mano chi non si è iscritto almeno una volta in palestra e dopo un mese non ci è andato più.  Sono d’accordo con voi: è noioso, fare gli esercizi è una palla terribile. Avete tutta la mia comprensione. Poi lo sport è una cosa per quelli che hanno tempo, per quelli che hanno un lavoro libero che lascia tanto tempo libero e soprattutto «la capa fresca», senza pensieri. Alla fine lo sport più bello è quello che si vede in tv.

Sistemare la casa

Fine estate: Non si può tornare a casa dalle vacanze senza aver comprato un oggetto di artigianato locale. Quando vedi quello di cui proprio non puoi fare a meno, ma che costa tanto, guardi tuo marito o tua moglie e dici: «Lo compriamo, ma ora che torniamo dobbiamo sistemare casa».

Dopo qualche tempo: Non è colpa di nessuno se da due anni nella stanza dei ragazzi c’è la lampadina a risparmio energetico appesa ad un filo. Trovare un lampadario che ci stia bene non è semplice. Lo so che se lo compri da Ikea o Leroy Marlin poi te lo ritrovi sicuramente anche a casa di qualche amico. Ma poi non fa luce anche quella lampadina?

 Un fine settimana al mese andiamo fuori città

Fine estate: E’ troppo bello stare in vacanza, i bambini sono felici e la mente è libera da tutti gli impegni di casa e lavoro. Mentre fai le valigie per tornare pensi al modo per organizzare un nuovo viaggio, per rivivere quelle sensazioni.

La soluzione ci sarebbe «Una volta al mese bisogna andare un fine settimana fuori città. Non ce l’ha scritto il medico, ma quasi».

Dopo qualche tempo: E’ vero, pure io mi sono accorto che non si trova mai una offerta vantaggiosa. La gente sta sempre in vacanza e non è facile acquistare soluzioni economiche. E poi fare i bagagli solo per due notti è una seccatura, specie se quando ritorni domenica sera c’è ancora quella montagna di vestiti da stirare lasciati il venerdì.

Questo fine settimana poi c’è da fare la spesa grande e non si può rimandare, ma caschi il mondo la settimana prossima ci andiamo o no?