Gli effetti di una giornata fuori casa sui bambini
Le uscite del fine settimana per andare in bici, al mare, a fare un picnic o un’escursione hanno effetti devastanti sui bambini…e anche sui genitori
I miei figli in una di queste giornate bruciano circa 11756 Kcl, mentre io se mi impegno posso arrivare a 3500 Kcl che ho necessità di reintegrare immediatamente con una serie di prelibatezze da street-food e finger-food (che scritto così fa meno male).
E’ inutile che io dica quante cose si fanno in una di queste giornate e come l’unico desiderio ad un certo punto sia quello di tornare a casa. Per la dura legge del “sei genitore e devi schiattare” i figli, nel momento esatto in cui gli comunichi la dipartita dal luogo, evento o situazione in cui si trovano da svariate ore, iniziano con una serie di frasi che ti mandano fuori di testa.
I miei bambini vivono l’annuncio del ritorno a casa come se davvero stessero per morire e quindi la dipartita genera queste ed altre drammatiche espressioni:
- Non ho proprio giocato
- Altri 46 minuti
- Posso andare a casa di Marco a dormire?
- Marco può venire a casa nostra?
- Ma c’è ancora il sole
- Che facciamo a casa?
- Tanto non ho sonno
- Tanto non ho fame
- Tanto non mi voglio lavare
- Ma ora siamo arrivati
- Dici sempre che poi torniamo e non torniamo mai
- Io mi stanco di andare a casa
- Me ne voglio andare quando se ne vanno tutti
- Non posso lasciare da sole le cose che ho costruito
- Gli amici che ho conosciuto oggi come faranno senza di me
Vi prego di segnalarmi altre frasi dette dai bambini.
Per le risposte che avreste voluto dare, ma che non si possono scrivere né pronunciare faccio finta che siamo tutti riusciti con calma e amorevole pazienza a convincere i nostri figli che era ora di ritornare a casa.