Mo te lo spiego a papà la Festa della Mamma.
Alla festa del papà se ti va bene e hai i figli ancora piccoli ti becchi una poesia.
Se sei separato, come mi riferiscono alcuni amici, la tua giornata è più di merda delle altre perché la poesia te la dicono al telefono.
E’ giusto festeggiare e dedicare una festa alle mamme, ma non come se fossero i festeggiamenti dei 150 anni della Repubblica.
Due settimane prima cominci a vedere pubblicità che ti invitano a comprare un regalo o a fuggire in una SPA.
Tutti si devono preparare al grande giorno come schiavi: vuoi i fiori? Eccoti i fiori. Vuoi il pranzo? Eccoti il tuo piatto preferito. Sei stanca? Ti massaggio i piedi.
Più la mamma si lamenta con la sua rete di contatti più la festa della mamma è importante.
E’ quasi per questo che è nato Mo te lo spiego a papà, perché non se ne può di leggere e ascoltare la vita dura di mamme alle prese con i figli di 5 anni.
La mia amica Rossella Boriosi, saggiamente ha scritto questo post: “La festa della mamma e altri fastidi” (per fortuna un po’ di sana autocritica)
Pure a scuola l’offesa aveva un diverso valore. Se ti offendevano il papà…poco importava, ma se ti offendevano la mamma scattava la rissa. Tutto è nato perché una mamma intorno al VII sec. A.C. di fronte ad una ingiuria fatta al figlio che le riguardava ha “inzolfato”, sobillato e spronato il giovane a difendere l’onore. Un papà del VII sec A.C. avrebbe detto: “Ma che te ne frega” organizzando poi un banchetto con ancelle per distrarre il giovane. Sicuramente “una mamma cresce a cento figli ma cento figli non crescono una mamma” e quindi tanto di merito, però non è una cosa che tutti i giorni si può mettere sull’asta di una bandiera.
Vogliamo parlare della tv?
In occasione delle Olimpiadi la Procter & Gamble ha realizzato un video bellissimo dedicato alle mamme. (clicca sulla foto) Tutti questi bambini che si allenano e che alle fine, vincitori, abbracciano con uno sguardo la loro mamma. E i papà? So tutte vedove? Che volete dire che per essere campioni ti deve morire il papà?
Secondo me quei disgraziati stanno fuori a girare in macchina per trovare un parcheggio o al lavoro per pagare la retta dello sport o a casa a badare al fratellino piccolo.
Non è solo il sacrificio di una mamma che genera una vittoria.
Beh a volte determinati comportamenti convengono, ma questa è un’altra storia.
Sta di fatto che sono state le mamme che hanno sostenuto la P&G con tutti i fustini di Dash che hanno comprato in questi anni. Grande Marketing…anzi grande Marketta
P.S. Un augurio speciale a tutte le mamme che non hanno usato mai la parola multitasking. Meritano grande rispetto. Auguri Mamma.