La trasparenza in famiglia, specie quando si tratta di soldi

acquisti on line con IoStudio Postepay“Scusate bambini dove avete preso questo nuovo gioco di società?”

“E’ arrivato oggi. Lo abbiamo comprato con la mamma tramite internet”.

“Ma non avete avuto un regalo proprio la settimana scorsa?”

“Sì, ma questo lo abbiamo comprato con i soldi nostri, quelli che mamma ci fa conservare sulla carta prepagata”.

“Mi fa piacere, siete riusciti a mettervi d’accordo?”

“Sì papà, abbiamo fatto metà per ciascuno”.

“E quanto avete pagato?”

“15€”.

“Non ci credo, costa almeno il doppio”.

“Davvero, abbiamo pagato 15€”.

“Forse per ciascuno”.

“Papà io ho dato a mamma 7,50€”.

“E tuo fratello?”

“Pure lui 7,50€”.

“Guarda che la carta non mente, tutto è tracciato e trasparente, mi basta controllare l’estratto conto per sapere realmente quanto avete pagato”.

“Papà davvero abbiamo pagato ciascuno quanto ti ho detto”.

“Ho capito, è stata la mamma a mettere il resto”.

“Mammaaa, papà ci ha scoperto”.

“Guarda che lo sapevo già, la mamma me lo ha detto perché noi ci diciamo tutto, volevo solo vedere se voi siete chiari e trasparenti con me”.

Il siparietto di un genitore che contribuisce ad una spesa che deve affrontare un figlio è noto e alzi la mano chi non lo ha mai fatto. Noi approfittiamo di questi momenti per spiegare ai nostri figli il valore dei soldi e il lavoro che occorre per guadagnarli. Il fatto di confidarci le spese e non avere segreti è un esempio che ci piace dare per abituarli ad avere un rapporto con i risparmi quanto più trasparente possibile.

Preferire un rapporto trasparente con i soldi, conoscere l’esistenza di una carta prepagata e la possibilità di comprare on line o di controllare che tutto sia in regola è un modo per abituare i miei figli, che a 14 anni avranno la carta Postepay IoStudio, ad uno strumento che renda loro autonomi e me tranquillo.

“Papà perché allora abbiamo tolto il prezzo dal regalo di Matteo?”

“Mica potevamo lasciarlo?”

“Sì. Tu hai detto che si deve essere sempre chiari su quanto si spende”.

“Hai ragione, ma per i regali questa regola non vale perché è di cattivo gusto far sapere l’importo della spesa”.

“Ok allora non compro più le cose con i soldi miei, voglio solo regali”.

“Più chiaro e trasparente di così si muore”.

 

Questo racconto è stato scritto grazie al progetto Io Studio – la Carta dello Studente del MIUR, in collaborazione con Postepay e VISA che offre gratuitamente ai ragazzi delle scuole superiori una carta attivabile anche come prepagata adatta alle loro esigenze e sicura per i genitori.