A che età si diventa grandi, a che età si è ancora piccoli?

“Papà, non ce la faccio a salire le scale mi prendi in braccio?”Bambino guida auto

“Amore, pesi 25 Kg e sei grande ormai, le scale le puoi fare da solo”.

“Papà, posso uscire per strada con la bici?”

“Sei ancora troppo piccolo, ma appena posso lo facciamo insieme”.

“Papà, Antonio non vuole giocare con me perché dice che sono piccolo”.

“In effetti lui ha 13 anni ed è impegnato a fare altre cose”.

“Papà, mi vesti tu?”

“Dai che sei grande, mica posso vestirti ancora io?”

 

I bambini vanno in confusione. Al mattino sono grandi, il pomeriggio piccoli e la sera di nuovo grandi.

In effetti ci sono delle cose per cui è ancora presto, mentre per altre i tempi sono più che maturi.

E come al solito a noi genitori l’arduo compito di stabilire ogni volta quali sono quelle azioni per cui nostro figlio è considerato grande o piccolo.

Non si poteva stabilire un’età dalla quale far partire tutta una serie di cose da fare o non fare?

Tipo che a sei anni il bambino è obbligato per legge a vestirsi da solo, mentre a sette anni non può uscire con gli amici il sabato sera oppure a sei anni le femminucce non possono avere un guardaroba più grande di una fashion blogger. Mi basterebbe un elenco, con pochi pratici consigli, diviso per ogni anno a partire dai cinque anni fino ai 14.

Es: Anni 6 – Cacca con lavaggio – Grande, Anni 7 – Rapporti sessuali – Piccolo, Anni 12 – Interrail – Piccolo, Anni 8 – Concepimento – Grande,  Anni 7 – Friggere patatine – Piccolo.

A dire il vero a volte capita anche il contrario.

“Amore, scusa, mi prenderesti un coltello dal cassetto?”

“Papà, ma sono ancora piccolo, se poi mi faccio male?”

“E tu fai attenzione”.

“Però mamma non me lo fa prendere”.

Non è mai troppo presto per essere paraculo.