Kermel: La mia Africa

Kermel 33 copia“L’anno scorso mentre acquistavo dei tessuti al mercato di Dakar mi sono sentita chiamare Baol Baol. E’ il nome che gli africani danno alle donne che commerciano. dice Carmen Spiniello, 41 anni, napoletana appassionata d’Africa.

“Essere bianca, ma scoprire di saper contrattare come una  è stato come ricevere un riconoscimento ufficiale. E’ in quel momento che ho pensato che avrei potuto organizzare un’attività di sartoria. E così ha fatto.

Carmen acquista nei mercati del Senegal i tessuti colorati, i wax print, con i quali disegna abiti e borse che i sarti del luogo cuciono a mano, e che lei poi vende in Italia

Da dove nasce il marchio Kermel?

E’ sia una storpiatura del mio nome pronunciato dagli Africani, ma anche un bellissimo mercato al chiuso di Dakar.

Come è nata l’idea?Kermel 33 copia

In questi anni sono stata spesso in Africa per occuparmi di progetti umanitari. E ogni volta tornavo con borse, monili e tessuti che molti avrebbero voluto acquistare

Qual è la particolarità delle creazioni?

Sono realizzate con stoffe uniche che scelgo personalmente. Non c’è mai un capo una borsa che abbiano la stessa fantasia.

Qual è stato l’investimento iniziale?

Ho prodotto la prima collezione nel 2014 spendendo circa 1000€ per acquistare l’occorrente e utilizzando il 60 per centro per retribuire i sarti locali. Oltre al costo delle stoffe e della manodopera bisogna considerare le spese di viaggio e la permanenza in Senegal. Per un mese sono necessari più o meno 1000€.

I pressi dei suoi prodotti?

Le borse vanno da 15€ a 30€, mentre i vestiti da 25€ a 40€.

Dove si possono trovare?

In alcuni negozi o temporay shop allestiti in occasione di mostre ed eventi.Oppure di possono acquistare tramite il sito  www.kermel.it, o la pagina Facebook o ancora direttamente chiamandomi al 388 833 5788

Quali progetti ha?

Aumentare le commesse per i miei amici sarti Senegalesi ed essere un ponte con l’Italia per l’importazione di tessuti e monili.